Sono alla Cinevideo (e quando mai).
É una sede incredibilmente futuristica e sembra anche un po' un ristorante giapponese. É tutto rosa, arancione chiaro e nero.
Devo scrivere una serie di frasi per un cliente che non so chi sia, da usare come base per un montaggio. E Marta Paludo é lì apposta per aiutarmi. Tra la mattina e l'ora di pranzo c'é la notte, e Marta é ospite a casa mia. Solo che casa mia dev'essere la Cinevideo perché Marta ha con se un materasso grande ma portatile e lo apriamo nel mezzo di una sala. Ma prima di dormire le chiedo notizie sulla figlia di sua sorella Francesca (che in realtà non ha figli), una bambina di circa tre anni che ha un nome molto bello che però non ricordo.
Quando ci svegliamo e torniamo a lavorare, passa al nostro fianco un giornalista con un piatto di pasta al pesto e risotto ai frutti di mare. Io lo fermo subito perché voglio sapere da dove viene (il piatto) e lui dice che c'é una mensa piena di prelibatezze. Io e Marta ci guardiamo, senza pensarci un attimo andiamo a mangiare.
E all'improvviso é già notte e siamo in piazza a Carloforte, a vedere insieme ad altri amici alcuni film proiettati sul muro di una casa.
Marta é sempre con me e abbiamo una maglietta gialla, e ci sono anche altre persone che hanno la maglietta gialla. Siamo tutti della stessa squadra. Per poter vedere il film, infatti, dobbiamo essere organizzati in squadre, però non si vince niente. Probabilmente, siamo gruppi di cinema. Riconosco un compagno di classe delle elementari, Pierantonio. Sta nel gruppo delle magliette rosa, mi saluta.
Marta comincia a raccontare che io faccio una cosa molto buffa quando ho sonno, racconta che mescolo frasi di conversazioni che già sto sognando a frasi di conversazioni che stanno realmente avvenendo con qualcuno mentre io mi sto addormentando. Dice: "Sara é capace che, mentre parlate di viaggi ti dica all'improvviso che devi conservare bene il prosciutto perché se no marcisce".
E tutti ridono, e io penso: "é proprio vero".
Quanto vorrei che questo sogno diventasse subito realtà!
ResponderExcluirEssere con te apposta per aiutarti, guardarci e capirci al volo, gustare insieme prelibatezze, divertirci nella piazza di Carloforte e indossare la stessa maglietta.
Sei stata bravissima a trasformare in racconto le immagini di un sogno:mi piace proprio tanto il tuo stile narrativo.
Alla faccia di Françoise!
Martola!!! Che bello che abbia letto il post e lo abbia commentato, grazie!!!
ExcluirE soprattutto, che bello che tu sia stata contenta di stare in sogno qui con me.
Sapere che ci sei tu a leggere é una delle cose che mi fanno venire voglia di scrivere :)
E si, alla faccia di Fracchia.